Mosche Defterdar nella piazza Eleftherias di Kos città
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L'isola di Kos (o Coo) è la terza isola del Dodecaneso, con i suoi 290 kmq di estensione, dopo Rodi e Karpathos (quest'ultima leggermente più grande di Kos), ma è decisamente la seconda per flusso turistico.
Ubicata a sud di Kalymnos, a nord di Nisyros e a soli 4 km dalla costa turca di Bodrum, l'isola di Kos, che misura dai 35 ai 50 km di lunghezza e dai 7 ai 12 km di larghezza, con i suoi incredibili 112 km di costa regala spettacolari spiagge con acque cristalline.
Il porto principale ed il centro di questa splendida isola del Dodecaneso si trovano nella parte nord-orientale dell'isola, nella città di Kos, un mix di turismo e cultura, incantevoli edifici imbiancati a calce, ristoranti, caffè e locali notturni alla moda nella famosa "bar-street" di Kos città.
Un crocevia di civiltà che ha lasciato in eredità numerosi splendidi monumenti, come: l'Asklepion di Ippocrate, l'antico Teatro della Musica, l'antica Agorà, i templi musulmani e gli edifici italiani dal singolare stile architettonico.
La città di Kos è un parco archeologico aperto, che vive in armonia con il moderno ritmo di sviluppo dell'industria turistica. Le prospettive dell'isola e il suo futuro di sviluppo si basano sull'uso delle fonti naturali, come le sorgenti termali di Bros, la creazione di attraversamenti degli altipiani, piste ciclabili, lo sviluppo e conservazione della fauna selvatica e dei laghi naturali, e gli elevati standard nei servizi turistici.
Oltre al capoluogo Kos, altri importanti villaggi di interesse paesaggistico, turistico e storico sono Kardamena, Kefalos, Tingaki, Antimachia, Mastihari, Marmari e Pyli. Altri piccoli villaggi interessanti sono: Zipari, Platani ed un gruppo di 5 borghi conosciuti con il nome collettivo di Asfendiou (Evangelistria, Lagoudi, Amaniou, Asomatos e Zia), ubicati sui fertili pendii del monte Dikaios
(il più alto dell'isola).
L'isola di Kos, attraverso l'unione di tradizione, storia e natura, fonde abilmente l'architettura antica, medievale e moderna con una lussureggiante vegetazione.
In epoca antica l'isola di Kos non era certamente meno conosciuta di Rodi, appartenendo anch'essa alla storica alleanza dell'Esapoli dorica, ed avendo dato, nel 460 a.C., i natali al famoso medico Ippocrate, "padre della medicina", al quale sarebbe attribuito il giuramento prestato da medici ed odontoiatri.
Allo stesso Ippocrate venne dedicato, dopo la sua morte, l'istituto medico internazionale ma, soprattutto, uno dei tre Asklepion esistenti in Grecia: i templi dedicati al culto del dio dell'arte medica, Asclepio.
Come Rodi, anche Kos entrò a far parte durante il Medioevo del regno dei Cavalieri, che a protezione del porto costruirono anche a Kos, nel 1315, un'imponente fortezza, detta appunto dei Cavalieri di San Giovanni.
Anche Kos subì le dominazioni prima degli ottomani, che eressero in città numerose moschee con minareti, poi di tedeschi ed italiani, che costruirono edifici in stile orientaleggiante.
Come avvenne a Rodi, anche a Kos i Cavalieri costruirono la loro città medioevale sopra quella antica, successivamente riportata alla luce con il terremoto del 1933 che distrusse gran parte della città
vecchia.
Infatti ancora oggi vaste aree dell'antica Kos sono visibili ed accessibili come una sorta di parco archeologico "a cielo aperto".
Tuttavia l'isola di Kos è di gran lunga la più fertile delle isole che formano l'arcipelago del Dodecaneso, potendo vantare un ricco suolo ed abbondanti riserve idriche.
La sua vasta vegetazione, le sue acque abbondanti e la morfologia delle sue coste, formano un ambiente di incredibile bellezza, che è stato abilmente conservato fino ad oggi, grazie alla realizzazione di idonee infrastrutture e alla cura attenta dei circa 31.000 abitanti dell'isola.
Kos è il punto d'incontro delle antiche civiltà: greca, occidentale ed orientale! |